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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Born to Battle: la Spartan Race è tornata ad Orte!

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Photo: Andrea Mandosi Sabato 29 aprile, per il terzo anno consecutivo, si è tenuta la Spartan Race ad Orte, in  provincia di Viterbo. Io non ho potuto parteciparvi attivamente e neppure come spettatrice, poichè ero in turno al lavoro. Ma, certamente, le Astronavi non potevano perdersi questo evento che conta diverse edizioni nel mondo e che attira moltissimi atleti e persone comuni. Così ho chiesto al mio specialissimo inviato di andare in mia vece ed Andrea è tornato con moltissime foto e molte sensazioni ed emozioni da raccontarci. Iniziamo però con un pò di storia sulla Spartan Race: è figlia della Death Race nata, a sua volta, nel 2005 per volontà di Joe De Sena e Andy Weinberg. Nel 2010 si è corsa la prima vera Spartan Race al Catamount Outdoor Center di Williston, in Vermont e, dal 2013, Reebok è lo sponsor dell'evento.  La Spartan Race è una corsa ad ostacoli che offre la possibilità di partecipare a diversi livelli, a seconda del grado di preparazione degl

Fenomenologia della donna pendolare

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Ciao a tutti, mi chiamo Maria Grazia, ho 37 anni e da dieci mesi sono una pendolare... Come ci sono finita? Per amore. L'amore crea sempre un sacco di casini. In nome dell'amore ho lasciato la mia natìa Genova, dove andavo a lavorare con bus e metro per un massimo di 40' per tratta, per trasferirmi nel Lazio, vivere ad Orte, in provincia di Viterbo e lavorare a Roma. Centoventi (120) km al giorno di viaggio circa, di cui 3 a piedi sicuri, fra treni, metropolitana B di Roma e bus Atac. Volete sapere se mi sono pentita? Assolutamente no! Se mi sono sentita spesso sull'orlo di una crisi di nervi in questi 10 mesi? Assolutamente sì! Perchè, sul serio, finchè non vivi davvero una realtà del genere mica ti immagini cosa sia.  A partire dalla sveglia ad orari insensati (tipo le 5:30-5:45) per essere in ufficio alle 8:30 circa, ai ritardi pressochè quotidiani, ai guasti, ai suicidi sui binari, alla gente che ruba il rame dagli stessi, agli scioperi alternati di Tre

Visible Signs of Love Stories Project: storie, lotte e difficoltà di madri e figli nati con il cesareo

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Da Visible Signs of Love Stories La scorsa settimana ero a casa in convalescenza per una brutta recidiva del Morbo di Crohn. Era pomeriggio ed ero seduta al pc per finire un'intervista per un pezzo da pubblicare prossimamente sul blog (rimanete sintonizzati perchè sarà un pezzo molto glamour e anche un pò piccante).  Mentre attendevo che il the si raffreddasse un poco, mi sono messa a dare un'occhiata a Facebook e, fra le pagine consigliate, è apparsa Visible Signs of Love Stories . Lì per lì ho pensato si trattasse di una pagina contro la violenza sulle donne e, così, d'istinto ho deciso di cliccare sopra la piccola icona che me la proponeva. A quel punto mi sono accorta subito che mi sbagliavo di grosso: si tratta di un progetto fotografico che vuole dare voce a tutte le donne che, per qualsiasi motivo, hanno dovuto dare alla luce i loro figli con il cesareo e che si sentono dscriminate, o madri a metà per questo.    Photo Gabriele Marmotta A gennaio 20

Come diamanti su velluto nero

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E' notte e, come nelle ultime settimane, l'insonnia non mi dà tregua. Mi sveglio da quella sorta di torpore in cui cado per brevi mezz'ore frammentate durante la notte, con la bocca secca, le labbra che tirano nonostante il balsamo che applico ogni sera prima di dormire. Allungo la mano verso il telefonino: sono le 2. Eva dorme sul suo cuscino, ha il respiro pesante, profondo. L'accarezzo sulla testa ma non si desta, continua a dormire profondamente anche del mio sonno. A. è accanto a me, dorme anche lui profondamente, emana calore e, come sempre, è mezzo scoperto. Decido di alzarmi dal letto, piano come un gatto, in modo da non svegliare nessuno dei due. Scivolo in cucina, guidata solo dalla luce del telefono. Apro il frigo e prendo da bere, in realtà vorrei un mojito, ma alle 2 del mattino non mi pare un'idea sensata. Perciò ripiego su un succo di frutta biologico alla pesca, ne verso un enorme bicchiere e ne bevo immediatamente due sorsi abbondanti. Non ho

Viaggio fra gli Autori emergenti: Episodio 2- Manuale di fisica e buone maniere di Daniele Germani

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Bentornati all'appuntamento con le Astronavi alla ricerca di Autori emergenti! Questo secondo episodio sarà dedicato a Daniele Germani e al suo Manuale di fisica e buone maniere, edito da  David and Matthaus. Mi sono imbattuta in questo titolo per caso. Un' amica ne parlava entusiasta in un post sul suo profilo facebook. Io il post nemmeno l'ho letto, a dir la verità, sono rimasta folgorata dal titolo così ho cercato su Google, ho letto la sinossi e, nel giro di un quarto d'ora, avevo già ordinato il libro su Amazon.  Non mi piace leggere troppe opinioni quando si tratta di libri. In genere mi attrae la trama, deve accendersi un qualche tipo di alchimia. Con questo libro è bastato il titolo. Io lo trovo geniale, affascinante, curioso e per nulla banale. Comunque, bando alle ciance ed andiamo con ordine, perchè ho molte cose da dire e un'intervista bellissima con l'Autore da proporvi. Sinossi: "Manuale di fisica e buone maniere" è i