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Di rivoluzioni e matamorfosi: trasferirsi

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Nel periodo che pensavi essere il più triste della tua vita, in cui pensavi che il buio che avevi dentro non ti avrebbe più abbandonata, un amico diventa, lentamente, qualcosa di più. All'inizio sei spaventata e nella tua testa partono tutte quelle inutili domande che non portano da nessuna parte come: "E se roviniamo l'amicizia?", " Ma se poi va male?", "Tanto non è una cosa seria, ora passa..." (Neanche fosse un mal di pancia). Sono domande assolutamente inutili perché se passerà oppure no sarà solo il tempo a dirtelo e la domanda sulla fine dell'ipotetica amicizia è solo un palliativo perché, nel momento in cui pensi a quel l'amico come a qualcosa di piú, quando un giorno di febbraio lo baci e ti sembra di riprendere a respirare in quel momento, beh, l'amicizia é già bella che finita. Quindi decidi che le domande non hanno senso, che ti tarpano le ali e uccidono le possibilità e tu, in quel momento hai bisogno di una possi