Keukenhof, il parco dei tulipani






Foto: pAnaMa


L'anno scorso, poche settimane dopo gli attentati a Bruxelles del 22 marzo 2016, io ed A. abbiamo fatto un viaggio in Belgio ed Olanda. Della mia permanenza a Bruxelles, delle impressioni ed emozioni provate in quella meravigliosa città che era appena stata ferita da vili assassini, ne ho scritto qui. Ciò di cui non ho mai parlato è della meravigliosa gita a Keukenhof, in Olanda. 
Si tratta del parco di fiori a bulbo più grande del mondo e uno dei giardini floreali più belli d'Europa. Il parco venne costruito nel 1949 e si estende per 32 ettari. Keukenhof non è aperto tutto l'anno ma soltanto nel periodo di fiortura dei tulipani, protagonisti indiscussi, quindi solo due mesi all'anno: l'apertura per il 2017 è iniziata il 21 marzo e proseguirà fino al 21 maggio.
E' passato un anno ma ho ancora ben impresse le sensazioni provate quel giorno. Io ed A. siamo partiti da Bruxelles in treno con destinazione aeroporto di Schiphol.
Treno modernissimo e dotato di tutti i comfort e anche parecchio caro, visto che abbiamo speso in due 335,00 euro. Sì, avete letto bene ma io ed A. abbiamo un talento imbattibile nello spendere soldi, se poi sono per gite, viaggi e cibo, non abbiamo nessun freno inibitore che non sia il plafond delle rispettive carte di credito. 
Comunque, abbiamo preso questo treno bellissimo a Bruxelles e siamo scesi a Schiphol dove siamo saliti su un pullman che ci ha portati al parco, situato nei pressi di Lisse (35 km da Amsterdam). Arrivati al parco ci siamo trovati di fronte una coda infinita per entrare, cosa che lì per lì mi ha un pò sconfortata. Sconforto passato subito perchè la giornata era meravigliosa e persino calda per quelle latitudini. Il cielo era terso ed il sole tiepido dava una splendida sensazione di benessere. 
A. mi ha proposto di sederci su una delle panchine di legno poste nel piazzale fuori dal parco e di aspettare che il maggior flusso di persone fosse passato all'entrata. E' stata la scelta migliore: era presto e potevamo permetterci di non andare di fretta. 
Il biglietto di entrata al parco ha un costo per persona di 16 euro, ovviamente senza guida, mentre per i bambini dai 4 agli 11 anni il costo è di 8 euro.
Ricordo che appena entrati io ero terribilmente affamata (oh, che strano!) e che ancor prima di vedere il verde del prato e la prima fontana avevo già puntato il piccolo chiosco all'entrata. Abbiamo mangiato due panini, ad un costo esorbitante, che avevano un gusto orribile, ma orribile per davvero. In effetti, guardandomi intorno, mi sono accorta che tutti avevano il pranzo al sacco... Certamente più avveduti di noi. 
Abbiamo iniziato il giro del parco e, credetemi, il colpo d'occhio è incredibile, un'esplosione di colori brillanti, dal verde acceso dei prati, ai colori cangianti del fiori, fino alle ombre create dagli alberi a contrasto con il cielo azzurro di quel giorno. Ricordo che il cuore mi batteva forte, ero piena di meraviglia come una bimba. Mi trovavo in un luogo che avevo solo visto in rare fotografie e che avevo immaginato. Ma Keukenhof andava al di là di ogni aspettativa. 


Foto pAnaMa

Per ogni aiuola, composta da tulipani ed altri fiori c'era un cartello che spiegava accuratamente ogni singola composizione. 
Ho passato una giornata a passeggiare in un luogo incantato, fatto di colori, profumi, laghetti che potevano essere attraversati su piccole pedane di legno, come in un bosco di elfi, cogliendo la bellezza di ogni singola aiuola e andando alla scoperta di cascatelle e anfratti nascosti mentre A. sfogava il suo istinto da fotografo in santa pace, cercando di cogliere particolari e sfumature di quelle meraviglie della natura. In effetti, per un appassionato di fotografia, o per un professionista, Keukenhof è il paradiso. 

Foto: pAnaMa

Unico neo è che, soprattutto per alcune aiuole, si formava una coda chilometrica di persone intente a fotografare, fare selfie con qualsiasi mezzo a dispozione. Non avete idea del numero di bastoni per selfie in cui sono inciampata quel giorno e quanti  ho rischiato di prenderne in fronte! 
Ironia del destino, a distanza di un anno, mi capita quasi tutti i giorni di inciampare in bastoni per selfie e trolley che camminano come posseduti nella metro di Roma o in giro per la città. Mi avrebbe fatto comodo questo allenamento quel giorno a Keukenhof. 


Foto: pAnaMa

Ricordo che, mentre aspettavo che A. finisse di fotografare il particolare di un tulipano, io mi sono spinta più avanti nel percorso, imbattendomi così in una coppia di sposi. Lei bellissima nel suo abito bianco, era meravigliosa incorniciata da tutti quei fiori pazzeschi e ho pensato, anche con una certa invidia, che avrebbero avuto un album di nozze davvero particolare. Mi sono incantata a guardarli per un pò, mentre il fotografo li immortalava in ogni posa possibile ed immaginabile e ricordo che lei, come me, aveva seri problemi a tenere gli occhi aperti con il sole. Il fotografo allora la faceva mettere in posa con gli occhi chiusi e poi al suo cenno lei apriva gli occhi e lui scattava la foto. Ho sorriso  perchè è ciò che A. fa sempre con me, nonostante non sia un professionista. 
Sono rimasta lì a guardare il lavoro del fotografo e la pazienza degli sposi, finchè non è arrivato il mio compagno di vita e di viaggi e abbiamo proseguito per il nostro cammino. 

Foto: pAnaMa

Foto: pAnaMa


L'ultima parte del percorso costeggiava un bellissimo lago con le anatre che sembrava uscito direttamente da un quadro. Mi sono seduta lì al fissare l'acqua che si increspava solo al passaggio degli piccoli natanti ed il luccichio che il sole faceva sulla superficie, giocando con i rami dell'albero che stava lì vicino. Ho respirato a pieni polmoni e ho chiuso gli occhi. Serena. Serena come in tutti i miei viaggi alla scoperta del mondo, anche di luoghi forse non molto alla moda ma carichi di emozioni. 


Foto: pAnaMa


Foto: pAnaMa


Perchè il viaggio, quello vero, non è quello che ci serve a vantarci con amici e parenti di aver visitato questo o quel luogo ma quello che riesce a darti emozioni, sensazioni ed insegnamenti che ricordi con nitidezza anche dopo un anno, due, tre, quattro, per sempre.

Foto: pAnaMa

Foto: pAnaMa

Al termine di quella giornata ero stanchissima ma felice, felice di aver visitato un luogo magico, di quelli che ti riempiono il cuore di vibrazioni positive, gli occhi di colori speciali e che ti ricordano che questa Terra in cui vivi è un luogo meraviglioso.
Se vi capita di fare una vacanza questa primavera, in Belgio o in Olanda, non fatevi scappare questo meraviglioso parco. Ne vale la pena.   


Foto: pAnaMa




Link utili:

https://keukenhof.nl/en/

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